Classico e tradizionalissimo piatto veneziano, da preparare con seppie nostrane e fresche di media misura (da circa 250-300 gr l’una); quelle piccole non sono affatto male ma se le trovate usatele piuttosto per grigliate, gustose e tenere come il burro.
Ancora oggi, dopo che la cucina e la ristorazione in Italia hanno visto profonde evoluzioni e cambiamenti, le seppie alla veneziana sono uno dei piatti più richiesti, preparato sempre alla vecchia maniera ma ingentilito da qualche decoro e sostenuto da una generosa polenta di mais tipo Marano.
Per preparare questa ricetta dovete rosolare bene le seppie, pulite e tagliate a pezzi, in una casseruola con olio buono e unire poi la cipolla. Coprite con salsa di pomodoro irrobustita da un po’ di doppio concentrato (qui molto dipende dalla stagione, e da quali pomodori si trovano).Cucinate per mezz’ora circa a fuoco medio e finite aggiungendo sale, pepe, e un po’ del “nero” della seppia che pulendo avrete provveduto a tenere da parte.
Risulta essere una ricetta come vedete semplice, ma di certa riuscita, che va abbinata tradizionalmente ad una buona polenta. Nel nostro caso, come abbiamo anticipato, è bramata gialla e di evidente sapore, ma si sa, la polenta in giro per il Veneto è un po’ come il campanile: ciascun paese ha il suo, se lo tiene stretto e lo difende a spada tratta. Quindi vedrete, a seconda delle “scuole di pensiero”, santificare in alcuni ristoranti la polenta bianca piuttosto che quella gialla con il pesce, la polenta morbida piuttosto che più spessa e soda.
Ci preme solamente dire, basta che sia una polenta buona, perché le seppie alla veneziana certamente la meritano.